Il mondo di Arthur Newman, Colin Firth racconta il suo nuovo film - Video
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Il mondo di Arthur Newman, Colin Firth racconta il suo nuovo film - Video

Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2012 e quindi al Torino Film Festival 2012, il 5 settembre arriva nelle sale italiane Il mondo di Arthur Newman,  commedia romantica sulla crisi d'identità e sulla possibilità di reinventare la propria vita.

Esordio alla regia di Dante Ariola, con Colin Firth ed Emily Blunt, è basato sulla sceneggiatura di Becky Johnston (la sceneggiatrice di Sette anni in Tibet e Il principe delle maree) e ci fa scoprire come due persone, pronte a tutto pur di rifarsi una vita, trovino insieme il modo di assumersi la responsabilità di essere quello che sono.

In questo video in esclusiva, dove compaiono anche spezzoni del film, l'attore britannico, premio Oscar per Il discorso del re, ci racconta l'essenza della storia e il suo personaggio: \"Questo film è ricolmo di fragilità, riflette su cosa significhi essere deboli e vulnerabili\". 

 

Wallace Avery (Firth) è stanco della sua vita. Divorziato, perennemente in conflitto con il figlio, insoddisfatto della sua situazione sentimentale, decide che è arrivato il momento di dare una svolta radicale alla propria esistenza: cambia letteralmente vita, acquista una nuova identità assumendo il nome di Arthur Newman e intraprende il viaggio verso la sua personale Oz – Terre Haute, nell'Indiana – dove ha la possibilità di lavorare come professionista nel mondo del golf. L'idea di Wallace è quella di provare a ricominciare da zero. Ma i suoi piani vengono scombinati dall'incontro con Michaela Fitzgerald (Blunt), che Arthur trova svenuta sul bordo della piscina di un motel. Lei ci mette solo un paio d'ore a smascherare l’imbroglio di Arthur, scoprendo la sua vera identità; a lui invece servirà più tempo per smascherare lei.

Così il regista descrive il suo lavoro: \"È un film sull'identità, su chi avresti voluto essere nella vita rispetto alla persona che sei diventato. C'è qualcosa d'interessante nello spogliare un personaggio di tutti i suoi strati per vedere cosa si nasconde dentro di lui. È un viaggio alla scoperta di se stessi che, però, non contiene alcuna convenzione tipica di questo tipo di storie\". E ancora: \"Amo l'idea di raccontare una storia in cui l'antagonista esiste solo all'interno della tua testa\".  

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