"Veloce come il vento", la storia di Michela Cerruti
Video Online

"Veloce come il vento", la storia di Michela Cerruti

Da pochi giorni nei cinema italiani "Veloce come il vento" il nuovo film di Matteo Rovere, con protagonisti Stefano Accorsi e Matilda De Angelis, al suo esordio sugli schermi. Una storia di auto e corse che racconta la vita di Giulia De Martino, ragazza diciassettenne nata in una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Il suo talento eccezionale la fa partecipare a soli diciassette anni al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario che purtroppo muore poco dopo. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris (Stefano Accorsi), ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che gli farà scoprire quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia. Il personaggio interpretato da Matilda è un omaggio a tutti quei piloti donne che competono nel mondo della corsa. Il regista ha voluto massima accuratezza in ogni aspetto che riguardasse il film, dalla scrittura, alla regia finanche alla scelta della protagonista. La guida delle macchine doveva essere il più realistica possibile quindi la troupe ha cominciato ad andare in pista per respirare il mondo delle gare da vicino: durante la settimana giravano le scene normali e nei week-end frequentavano le varie piste, da Imola al Mugello o Monza per riprendere le vere gare; il film è stato girato in concomitanza con il campionato GT e proprio in quell'occasione il regista ha conosciuto Michela Cerruti, donna dei record nel mondo del motorsport che è stata fonte d'ispirazione e mentore per il ruolo della protagonista femminile del film che di Michela replica tutti i movimenti e le astuzie che solo un pilota professionista può conoscere. Anche lei, come Giulia, ha la passione per le auto che gli scorre nelle vene, suo padre Aldo è stato grande pilota degli anni ’70 nelle categoria Turismo, dove era conosciuto come Baronio. Anche lei ha da subito mostrato un talento innato che, giovanissima, l'ha vista salire sul gradino più importante del podio del Campionato Italiano Gran Turismo per ben due volte, al Mugello e a Imola.

I più letti

avatar-icon

asoglio