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Mille Miglia: il ritorno della Scuderia Santa Margherita

Quale evento, al mondo, può coniugare tradizione, coinvolgimento e bellezza paesaggistica come la Mille Miglia? È la domanda, in buona parte retorica, che accompagna il via della trentacinquesima rievocazione storica della corsa, in programma tra il 18 e il 21 maggio, e che spiega il perché del suo fascino immutato. Un fascino che viaggia insieme a quella carovana, colorata e isolata dal tempo, che Enzo Ferrari sintetizzò con l’arguta definizione di “museo viaggiante”: possono partecipare unicamente le vetture che sono state costruite tra il 1927 e il 1957. Allora la Mille Miglia storica era una prova di velocità, oggi è una gara di regolarità. Ma quella che si vede sfilare per circa 1.700 chilometri di strade italiane non è solo una storia automobilistica: è la storia dell’Italia intera, che va oltre la semplice passione per la velocità e che si estende all’esaltazione delle eccellenze made in Italy. E non è un caso che Santa Margherita abbia voluto correre la corsa per il terzo anno di fila.

“Mille Miglia e famiglia Marzotto sono intrinsecamente legate. La presenza della Scuderia Santa Margherita, per il terzo anno consecutivo” - sottolinea Gaetano Marzotto, presidente di Santa Margherita Gruppo Vinicolo – “vuole testimoniare questo legame indissolubile fatto di passione e di tenacia. Valori che sono nel DNA del nostro Gruppo, che in poco più di ottant’anni di storia è diventato protagonista dell’innovazione nel mondo del vino, e che è oggi leader nel nostro Paese e portabandiera nel mondo del savoir-faire italiano nel vino”.

È la stessa storia della famiglia Marzotto a essere legata a doppio filo con questa corsa: negli anni Cinquanta i quattro fratelli Vittorio Emanuele, Umberto, Giannino e Paolo prendevano puntualmente parte alla Mille Miglia, gareggiando e riuscendo persino a imporsi su campioni del calibro di Fangio e Ascari. Anche quest’anno la famiglia Marzotto non farà mancare la sua presenza.

La Scuderia Santa Margherita si presenterà con una Lancia Lambda tipo 221 spider Ca.Sa.Ro, numero di gara 54, guidata dalla nuova generazione Marzotto: Alessandro e Sebastiano pronipoti di Giannino Marzotto (che della Mille Miglia nel 1950 fu il più giovane vincitore e l’unico capace di bissare il successo nel 1953) e nipoti di Vittorio Emanuele che nel 1954 fu vincitore di classe battuto in classifica generale soltanto dal grande Alberto Ascari. Anche le prime corse della Famiglia Marzotto furono a bordo di una Lancia Aprilia: si tratta infatti di un marchio storico, molto importante, nonché l’azienda che ha permesso alla Ferrari di avere una grande squadra di Formula 1. Nel ‘55 abbandonò il mondo delle corse e lasciò tutto alla Ferrari, compresa una tecnologia avanzata che le Rosse non avevano.

Anche nel 2017, la Mille Miglia avrà quattro tappe per altrettante giornate. Partenza da Brescia giovedì 18 maggio e arrivo a Padova; il giorno dopo, come tradizione nella serata di venerdì, arrivo a Roma; nella terza tappa si salirà fino a Parma; chiusura domenica 21, con il ritorno a Brescia. La presenza di Santa Margherita sarà rafforzata anche da alcuni eventi: a Vicenza, dalla storica cornice di Palazzo Chiericati si potrà assistere all’arrivo dell’equipaggio Marzotto il 18 maggio, mentre a Roma, il giorno successivo, l’arrivo della Milla Miglia sarà festeggiato a Villa Borghese, nella prestigiosa cornice di Vyta, il coffee ma anche bakery e fine food bar di Retail Group Spa. Altro appuntamento infine, a Vitique, Wine & Food Boutique, il 20 maggio: nel nuovo ristorante di Santa Margherita Gruppo Vinicolo si celebrerà la tappa più affascinante della competizione che attraversa il Chianti classico.

La conferma della scuderia Santa Margherita alla Mille Miglia intende riaffermare il ruolo che questa corsa ha avuto nel diffondere un’immagine nuova e vincente del nostro Paese, proprio come la Cantina avviata nel 1935 dal conte Gaetano Marzotto. Negli anni quella singola Cantina a Fossalta di Portogruaro (Ve) è diventata un Gruppo, presente nelle più importanti regioni vitivinicole italiane, autrice di alcune “innovazioni” che hanno cambiato immagine e sostanza del vino italiano nel mondo: il Pinot Grigio ed il Prosecco.

Quella di esserci ancora oggi, di correre e di mettersi in gioco a distanza di tanti anni è una scelta, una filosofia e di approccio alla vita che riconosce nella gara di auto d’epoca più famosa del mondo un simbolo e una metafora dello straordinario tragitto della famiglia Marzotto. Possiamo dire che questa è una storia di famiglia. Di uomini sempre pronti a sfidare i propri limiti. Di imprenditori che continuano a celebrare il legame tra la sapienza e il territorio, tra la natura e la tecnologia, tra le risorse del nostro paese, lo slancio all’innovazione e la vocazione internazionale.

La Mille Miglia, come tutte le competizioni motoristiche, è un momento alcool-free: piloti e navigatori non potranno bere prima e durante la competizione bevande alcoliche come il vino. Un appello al “bere responsabile” che Santa Margherita raccoglie e rilancia: il vino è la bevanda per festeggiare la vittoria, per lenire una sconfitta, per condividere una passione

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