Il Parlamento Europeo studia nuove mosse sulla gestione dei migranti
Le cifre descrivono una situazione cpmplicata. Nel 2016 sono state presentate 1,2 milioni di richieste di asilo, oltre 5000 sono stati i morti e le persone scomparse cercando di raggiungere l'Europa. Le dimensioni dei flussi migratori dimostrano la necessità di una risposta su più vasta scala.
L'attuale sistema di ripartizione dei rifugiati è fallito. È profondamente ingiusto lasciare a una manciata di paesi piccoli questa responsabilità. La solidarietà è uno dei principi fondanti della UE. Dobbiamo agire immediatamente. Il sistema attuale chiaramente non funziona. Le procedure sono troppo complesse, troppo lunghe e i richiedenti non sono trattati allo stesso modo nei vari Stati membri. Condivider questo peso è stato uno dei messaggi chiave emersi dalla conferenza sulle migrazioni ospitata dal Parlamento europeo. I leader dell'UE hanno recentemente adottato una decisione atta ad arginare il flusso di migranti lungo la rotta del Mediterraneo centrale. È stato istituito un pool di guardie di frontiera e di guardie costiere. Verso la fine dello scorso anno erano stati raggiunti accordi per controlli sistematici alle frontiere esterne. Ma il nocciolo della questione è questo: eliminare il problema alla radice. Dobbiamo rimuovere le cause che spingono la gente a partire. Ciò comporterà un investimento su vasta scala in Africa nello sviluppo economico e sociale. In Africa ed in Medio Oriente. La migrazione oggi rappresenta una delle maggiori sfide per l'Europa, e potrebbe avere un ruolo nelle elezioni del Parlamento europeo del 2019.