La truffa del "cartellino" al comune di R. Calabria
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La truffa del "cartellino" al comune di R. Calabria

La Guardia di finanza ha arrestato 17 impiegati del Comune di Reggio Calabria per assenteismo. I dipendenti, posti ai domiciliari, sono accusati di truffa ai danni dell'ente. Sono stati arrestati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura. Altri 78 dipendenti sono stati denunciati per lo stesso reato e, tra questi, 42 saranno interrogati dal gip per l'eventuale applicazione della sospensione dai pubblici uffici. I dipendenti, spesso organizzati in gruppi risultavano presenti facendosi timbrare, o timbrando per altri, il cartellino riuscendo così ad eludere il controllo elettronico del lettore installato all'ingresso di Palazzo San Giorgio. In media ciascun dipendente arrivava ad assentarsi anche per diverse ore al giorno, su un orario previsto giornaliero di 6 ore di servizio: molti impiegati giungevano la mattina con oltre 2 o 3 ore di ritardo poiché un collega aveva già provveduto a timbrare per loro in entrata. Poi, ovviamente, i colleghi ''ritardatari'' della mattina ricambiavano, all'uscita, il favore a chi aveva timbrato loro il badge in ingresso che poteva abbandonare l'ufficio in largo anticipo. Badge scambiati, lasciati in un cassetto a disposizione dei colleghi complici, timbrati tre o quattro alla volta da un'unica persona: un ''sistema criminoso'' scrive la Guardia di finanza che, qualora si fosse protratto anche per un solo anno, avrebbe potuto produrre un danno erariale pari a circa 480mila euro. Gli indagati rischiano ora una condanna da uno a cinque anni di reclusione oltre al possibile licenziamento

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